Sanremo: i look più iconici

È ormai passato il Natale degli italiani: il festival di Sanremo.

Dopo aver trascorso serate su serate sul divano armati di pizza e taccuino per votare outfit ed esibizioni, con penne sfoderate come fossimo giudici della corte suprema americana, è arrivato il momento di tirare le somme.

Ci auguriamo che Carlo Conti non ci stia facendo il suo tipico pressing: vogliamo prenderci il nostro tempo, tanto chi si stufa non possiamo (né dovremmo) trattenerlo.

Vi dirò la mia: non è stato un festival che ricorderò.

Non volevo di certo finisse alle 2 di notte o che ci fosse il livello di trash degli anni passati, ma nemmeno avere l’impressione che ci fosse un timer bomba da rispettare.

Com’è il detto?

 “La gatta frettolosa fece i gattini ciechi” ed è un po’ questo che è successo a Sanremo. Nonostante i numeri gli diano ragione, ho un solo aggettivo per questo Sanremo (o tre): anonimo, basic, piatto.

E così, un mix di nostalgia e leggera delusione mi fa tornare a guardare i look più iconici della storia del festival.

La più Brava delle brave

Iniziamo da una voce italiana inconfondibile, Mina, che nel 1961 porta Le mille bolle blu anche nell’abbigliamento: un elegantissimo abito in chiffon bianco con gonna a pois blu, realizzato dalla sua sarta di fiducia Rosetta Gussoni Reclari.

I pois sono da sempre un look amato dai reali: un tocco dolce ed elegante, per sentirsi delle vere principesse, come la meravigliosa Grace Kelly e l’amatissima Kate Middleton.

Ma passiamo al suo hair look: un corto vaporoso, cotonato verso l’alto, ciocca per ciocca, tanto da richiamare visivamente una bolla di sapone. Il coronamento di un outfit che incarna perfettamente il testo della sua canzone.

Per una performance che resta sospesa nel tempo e nello spazio.

Mina durante Sanremo del 1961

La ribelle non si piega davanti al “Re”

L’anticonformista, la Pazza tra le due sorelle, Loredana Bertè fa un esordio col botto. Sciocca il palco di Sanremo 1986 con un look audace e provocatorio nell’esibizione della sua Re: un abito mini in pelle aderente, impreziosito da borchie, strass e…un classico finto pancione da ottavo mese di gravidanza. Tutto regolare, insomma.

La sua indimenticabile esibizione ha attirato tantissime critiche sul momento, come si può ben immaginare. Dopo anni, la cantante ha commentato così quell’episodio: non è stato un errore, ma un forte messaggio femminista. Le donne incinte non sono deboli o malate, ma sono ancora più forti.

E forti sono i suoi capelli, ricci e indomabili, raccolti in una coda stretta che lascia il viso della cantante in primissimo piano, per non distrarre nessuno dal centro dell’attenzione.

In due parole: mai banale.

Loredana Bertè nel 1986

God save the Queen of Pop

La signora Ciccone, meglio nota come Madonna, è una delle special guest più importanti che l’Ariston abbia mai avuto.

Nel 1995 sfoggia sul palco tutta la sua bellezza e sensualità nella bellissima creazione della collezione Versace Atelier SS95, in stile Marylin Monroe e la sua Happy Birthday, Mr President.

Abito lilla lungo ricoperto di cristalli, accompagnato da una stola a pelo (non eco, ma a quei tempi purtroppo era la prassi) e un make-up che punta tutto sul rosso iconico delle labbra.

Un hair look che completa perfettamente l’outfit: un bellissimo caschetto biondo platino semiraccolto, senza dimenticare un po’ di volume nella parte anteriore della nuca.

La sua canzone, Take a Bow, invita all’inchino e noi umilmente siamo già con le ginocchia al pavimento.

(Future) Nostalgia della sua performance

Nel 2020 era la superospite più attesa a Sanremo e dintorni.

Dua Lipa, allora venticinquenne, doveva servire e (come sempre) ha servito, con un’esibizione perfetta e coinvolgente della sua famosissima Don’t start now, preludio al suo album accessoriato da un Grammy nel 2021.

La cantante inglese mostra un look che è il mix perfetto tra sensualità e forza: un ensemble composto da bralette con maniche a palloncino e shorts in tessuto lucido nero, con collant scuri e stivaletti stringati in pelle con un tacco bello pronunciato.

Non consiglio di replicare questo outfit alle cene di lavoro o in famiglia, ma si potrebbe pensare ad uno dei due pezzi abbinato diversamente: top e jeans larghi oppure dolcevita, blazer e shorts. D’altronde, i mini-shorts sono di tendenza, perfetti per chi vuole osare un po’ in più, magari senza far venire un colpo alla nonna.

Per quanto riguarda l’hair look, dico solo una cosa: , e .

Un pulitissimo e facilissimo da ricreare chignon sleek, che lascia i tratti del viso, specie gli occhi valorizzati da uno bellissimo smokey eyes argento e un cat eyeliner, protagonisti assoluti insieme al netto stacco dei suoi capelli bicolor.

Insegnaci la vita, Dua.

Dua Lipa ospite a Sanremo nel 2021

Un look da Oscar

Co conduttrice della seconda serata di Sanremo 2021, Elodie rapisce tutti con i suoi look mozzafiato: da Versace a Giambattista Valli, dire che ha lasciato il segno è dire poco.

Difficile scegliere un solo look da analizzare, ma devo ammetterlo, ho un debole per gli outfit luminosi.

Avrete già capito di quale parlo: il mini-dress argentato di Oscar de la Renta, con cui la cantante romana si esibisce nel medley delle sue ultime hit su beat inconfondibili di Madonna e Beyoncé, per una performance che ha tenuto incollati tutti, ma proprio tutti, allo schermo.

Chi non ha desiderato indossare quell’abito? Non è esattamente un vestito da passeggio o da cinema, ma una ragazza può sognare!

Quello che possiamo imitare è la sua lunghissima coda sleek stile Ariana Grande, che si muove sinuosa come parte del corpo di ballo, accompagnando ogni piccolo passo della cantante.

Per una ventata di internazionalità tutta made in Italy.

Anche quest’anno Elodie ha cacciato dei look abbastanza luminosi e memorabili, uno fra tutti quello della seconda Serata, che, come vibes,ricorda un po’ quello sopra citato di Madonna.

E voi, a mente lucida, cosa pensate di questo Sanremo?

Intanto, se volete creare un look iconico che lasci il segno più di questo festival, sapete dove trovarci.